Parliamo di Chianti, quello Classico (ma non del vino)
Pochi territori possono offrire un panorama così ricco e affascinante. Nel cuore verde della Toscana, si trova un territorio, quello che si estende tra Firenze, Siena e Arezzo e comprende per intero i comuni di Greve in Chianti, Panzano, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Castelnuovo Berardenga, conosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza e la cui notorietà internazionale non è per niente inferiore alle città fra cui è compreso. Parliamo del Chianti! Quello Classico.
Sì, perché la differenza tra Chianti e Chianti Classico è una questione geografica e anche storica.
Apriamo una breve parentesi e facciamo un po’ di ordine.
Fu nel 1716 che il Granduca di Toscana Cosimo III fissò i confini della zona di produzione del Chianti, in cui si produceva l’omonimo vino che già all’epoca aveva molto successo (in pratica una vera e propria anticipazione del concetto di Denominazione di Origine Controllata). All’inizio del XX secolo quel territorio di produzione non era più sufficiente a soddisfare l’enorme domanda, così si iniziò a produrre anche fuori dal territorio delimitato dal Granduca. Fu quindi necessario rimarcare e tutelare i confini dell’originaria produzione e nel 1932, quando il Governo italiano decide di ampliare notevolmente la zona di produzione del Chianti, fu aggiunto il suffisso “Classico” ai vini prodotti nella zona d’origine. Oggi nella zona geografica del Chianti, si produce il Chianti Classico. Mentre il vino Chianti si produce fuori dalla zona geografica originale del Chianti.
Il territorio chiantigiano è un alternarsi di verdi colline disegnate da chilometri e chilometri di vigneti e uliveti, che si fermano al limitare dei boschi, solcate da stradine spesso sterrate, in un continuo saliscendi che spesso si aprono su straordinarie vallette che offrono paesaggi tanto straordinari da sembrare quadri o cartoline illustrate, che invitano a fermarsi per goderne la pace.
Proprio per questa sua peculiarità, la zona ha assunto anche il nome di “Chiantishire” o contea del Chianti, per il grande numero di stranieri che hanno scelto di venirci a vivere e di investire qui. Per citarne alcuni: Sting, Richard Gere, Alejandro Pedro Bulgheroni (magnate argentino del petrolio e gas), Luis Camilleri (ex AD di Ferrari).
Perciò, quello che si offre al visitatore è un paesaggio indimenticabile sempre vario ed armonioso e così diverso nei colori e nell’atmosfera al mutare delle stagioni, prezioso sotto il profilo storico artistico e generoso per la sua enogastronomia.
Per questo esistono infinite prospettive e possibilità di itinerari tra le sue colline, i suoi paesaggi naturali e i borghi di memoria medievale, rimasti immutati nel tempo, sono la location ideale per un soggiorno esclusivo. Saremo lieti di assistervi a pianificare la vostra vacanza, in un luogo incantevole e raffinato, immerso nei vigneti dove potrete godervi la natura e la vita di campagna. Il nostro servizio hospitality può gestireanche ulteriori servizi (cuoco a domicilio, spesa, corsi di cucina).
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