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Ara Pacis

Un poema di marmo custodito
in una teca di cristallo

Sì, l’Ara Pacis è un poema di marmo! Questo monumento può essere paragonato solo al più grande poema mai scritto in latino: l’Eneide di Virgilio. Un inno immortale alla gloria del primo imperatore, Octavio Augusto, e il futuro che la sua mano avrebbe portato per la grandezza di Roma. Nonostante la sua importanza, dal II secolo d.C., questo monumento è stato dimenticato.

Fu coperto dal fango che trasportava il Tevere quando cresceva e le trasformazioni urbanistiche avevano determinato la sua perdita definitiva. Nel ventesimo secolo, è stato salvato dalle fondamenta di un edificio rinascimentale e fu trasferito dal Campo Marzio alle rive del Tevere e sistemato davanti al Mausoleo di Augusto, dove possiamo trovarlo ancora oggi.

La moderna struttura realizzata “intorno” all’Ara Pacis è un complesso museale realizzato negli anni Novanta e progettato dall’architetto statunitense Richard Meier come una teca protettiva per custodire l’Ara Pacis Augustae (Altare della pace di Augusto), uno dei monumenti più significativi e notevoli della Roma antica.

L’Ara fu fatta costruire da Augusto nel 9 a.C. alla Pace, intesa come divinità, dopo una campagna vittoriosa di tre anni portata a termine in Spagna e nella Gallia meridionale, nel Campo Marzio (Campo di Marte) settentrionale, dove tradizionalmente le legioni praticavano i riti di purificazione al ritorno da una battaglia, esercitazioni ed attività sportive.

L’Ara Pacis funzionava come un tempio per il sacrificio di animali sacri dove partecipavano solo i preti e vestali ed intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della Pax Romana (dal 29 a.C. fino al 180 d.C., due secoli in cui Roma non subì ne grandi guerre civili ne gravi invasioni).

Una location per eventi dal
forte impatto emozionale

L’Ara Pacis è costituita da un recinto quasi quadrato in marmo che custodisce al suo interno, sopra una gradinata, l’altare vero e proprio su cui il sacerdote celebrava il sacrificio. La superficie del recinto presenta una raffinata decorazione a rilievo, sia sulla parete esterna sia su quella interna. Quella sulla parete esterna rappresenta un corteo composto dalle massime cariche sacerdotali di età augustea e dai membri della famiglia imperiale, guidati dallo stesso Augusto. Ci sono anche diverse allegorie legate alla fondazione di Roma.

Per chi cerca nella Cultura una soluzione per i propri eventi e vuole legare la propria immagine alla valorizzazione del patrimonio artistico, il complesso monumentale, con i suoi luminosi ambienti, in continuità con lo spazio esterno grazie alle pareti vetrate, rappresenta una location adatta ad ospitare eventi dal forte impatto emozionale.